Nei precedenti articoli abbiamo analizzato i vantaggi dell’abbronzatura spray, spiegando perché è la soluzione migliore per sfoggiare la tintarella difendendo la salute della pelle. In questo articolo, in particolare, vi spiegavamo tutto quello che c’è da sapere sugli autoabbronzanti.
In questo approfondimento, invece, vogliamo concentrarci sulla molecola DHA, alla base del funzionamento degli autoabbronzanti.
Cosa è il DHA
Molti autoabbronzanti topici contengono DHA (diidrossiacetone), in concentrazioni che possono andare dall’1 al 10%, secondo le normative europee.
Il DHA è una molecola che deriva dallo zucchero e reagisce chimicamente con gli amminoacidi presenti nello strato corneo della pelle. Questa reazione è nota come “reazione di Maillard“ e produce pigmenti chiamati melanoidine, cioè pigmenti che “simulano” la pigmentazione prodotta dalla melanina. È una semplice reazione chimica, sicura, che non richiede raggi UV per essere attivata.
Questi pigmenti si fissano nello strato corneo, e ci rimangono fino a che quello strato di pelle superficiale non viene desquamato per effetto della rigenerazione del derma.
La molecola DHA non ha un’azione protettiva sulla pelle. Per questo, anche se raggiungiamo un bellissimo effetto abbronzatura, è necessario applicare la crema protettiva quando ci si espone al sole.
Quanto dura l’effetto del DHA
Una volta che il DHA viene applicato sulla cute, occorrono dalle due alle quattro ore affinché si possa produrre un effetto abbronzante, che può intensificarsi nelle successive 24-72 ore.
Il DHA è resistente alla normale esposizione all’acqua, al sapone e al sudore. Non si tratta infatti di un colore che si sovrappone esternamente alla pelle, ma di una pigmentazione prodotta dallo strato superficiale della pelle stessa. L’abbronzatura inizierà a svanire gradualmente da 3 a 7 giorni dopo l’applicazione, a causa della normale esfoliazione della pelle.
Ciò significa che qualsiasi azione provochi un’esfoliazione più rapida, come lo sfregamento della pelle, l’immersione prolungata in acqua o una forte sudorazione, farà svanire più rapidamente l’abbronzatura indotta dal DHA.
Di conseguenza, se si desidera rimuovere eventuali macchie o striature, è possibile esfoliare la pelle del corpo con una spugna, un asciugamano o una crema esfoliante. Sul viso, invece, considerata la delicatezza della pelle, occorre molta attenzione con l’uso di scrub ed esfolianti, soprattutto in caso di pelle sensibile.

Consigli per l’applicazione di autoabbronzante a base di DHA
Prima di applicare prodotti contenenti DHA, è meglio radersi o depilarsi, fare la doccia ed esfoliare la pelle, perché ciò produrrà un’abbronzatura più uniforme. Inoltre, eliminando le cellule più vecchie dello strato superficiale la molecola reagirà con quelle più giovani, che hanno vita più lunga.
Gli autoabbronzanti con DHA sono sicuri?
La reazione del DHA è assolutamente sicura, perché produce una semplice pigmentazione superficiale. Inoltre, gli autoabbronzanti sono arricchiti con sostanze nutrienti e idratanti, e contengono anche antiossidanti per combattere i radicali liberi.
Infine, poter ottenere artificialmente e in tempi rapidi un effetto tintarella perfetto, ci consente di utilizzare protezioni alte per l’esposizione al sole, senza cedere alla tentazione di usare protezioni basse o di non usare crema solare pur di abbronzarci prima
